La Dieta a Zona è un regime alimentare molto consigliato dagli esperti. Ecco come funziona e gli alimenti da mangiare.
La Dieta a Zona è uno dei piani nutrizionali più seguiti, ultimamente, nel mondo. Anche in Italia, questo tipo di alimentazione sta andando per la maggiore, sembrerebbe anche con il benestare di medici e nutrizionisti. La Dieta a Zona è un regime alimentare di cui si è parlato molto in Italia – oltre che negli USA – anche grazie alla pubblicazione di molti libri.
Si tratta non tanto di una dieta dimagrante, ma di un modo di nutrirsi che alcuni ritengono corretto e che, quindi – come conseguenza – porta anche a una perdita di peso. Scopriamo come funziona e cosa mangiare seguendo la Dieta a Zona, una delle più consigliate dagli esperti.
Nata nel 1995 grazie al dottor Barry Sears – un biochimico statunitense – la Dieta a Zona ha visto la luce un po’ per caso. Lo scopo del dottor Sears non era, infatti, quello di creare una dieta che permettesse di dimagrire, ma quello di essere di aiuto contro alcune patologie cardiovascolari presenti tra i suoi familiari. Grazie ai suoi studi, ha capito che occorreva controllare gli eicosanoidi – grassi presenti nel corpo, divisibili in “buoni” e “cattivi” – in modo tale da ridurre alcune infiammazioni.
Come funziona, quindi, la Dieta a Zona? Si tratta di un regime alimentare ricco di acidi grassi omega-3 – che provengono, ad esempio, dal pesce – e povero di acidi grassi omega-6 (che arrivano anche da carne rossa e uova). Il dottor Sears aveva anche intenzione di far produrre meno insulina al corpo per ridurre lo stress ossidativo e, dunque, le infiammazioni.
Ma cosa mangiare, seguendo la Dieta a Zona? Gli alimenti che si possono mangiare sono frutta, verdura e legumi, ma anche pesce, uova, carne bianca e formaggi magri. Per quanto riguarda i grassi, invece, è meglio optare per quelli monoinsaturi dell’olio extravergine di oliva, delle noci, delle mandorle e degli avocado.
Di conseguenza, i cibi di cui non abusare sono quelli con carboidrati complessi, i grassi saturi e i grassi polinsaturi con omega-6 e gli zuccheri. Naturalmente, è bene seguire le corrette norme di alimentazione: fare tre pasti principali – colazione, pranzo e cena – e due spuntini senza superare le cinque ore tra un pasto e l’altro, mangiare entro un’ora da quando ci si è svegliati, camminare circa un’oretta al giorno e prediligere alimenti come verdura e frutta, scegliendo proteine che abbiano un basso contenuto di grassi.
Oltre a tutto ciò, è consigliabile non consumare oltre cinquecento calorie per pasto e non oltre cento per spuntino, bere almeno duecentocinquanta millilitri di acqua a pasto/spuntino ed evitare caffeina e bibite dolci e gassate. Ovviamente, occorre calcolare il fabbisogno proteico, a seconda della massa magra presente e dell’attività fisica svolta.