“Sono nullatenente”, ha dichiarato Fedez durante l’udienza in tribunale, portando nuovi guai sulla sua strada e suscitando l’attenzione delle autorità finanziarie.
Fedez, il noto rapper italiano, continua ad attirare l’attenzione mediatica a causa di un esposto presentato dal Codacons alla Guardia di Finanza. Questa situazione segue lo scandalo del pandoro, che ha coinvolto la vita della moglie di Fedez, Chiara Ferragni. Il Codacons ha preso posizione in seguito a dichiarazioni rilasciate da Federico Lucia durante un processo per diffamazione nel 2020.
Durante un’udienza telematica nel corso del processo per diffamazione contro il Codacons nel 2020, Fedez ha risposto alla domanda sulla presenza di beni mobili o immobili registrati con un secco “Nullatenente”. Nonostante le interruzioni audio che si sono verificate di tanto in tanto, il magistrato ha insistito ripetutamente, ma la risposta di Fedez è rimasta costantemente la stessa: “Nullatenente”.
Per chiarire la situazione, il rapper ha aggiunto un dettaglio significativo: “È tutto intestato alle mie società”. In sostanza, nel 2020, i beni del giudice di X Factor non risultavano intestati direttamente a lui, bensì alle società che erano sotto la sua giurisdizione. Questa precisazione getta luce sulla questione e svela che, almeno quattro anni prima, la situazione patrimoniale di Fedez era gestita attraverso le sue entità societarie.
Le critiche del Codacons e la richiesta di indagine
Le affermazioni di Fedez hanno attirato l’attenzione del Codacons, organizzazione in conflitto con il rapper da diversi anni. L’associazione ha presentato un esposto presso la Guardia di Finanza, sostenendo che quanto dichiarato da Fedez potrebbe avere rilevanza, poiché ha affermato di aver tutto intestato alle sue società.
Il Codacons ha chiesto un’indagine approfondita sulle società legate al rapper e ha commissionato un esperto per redigere una relazione tecnica. L’obiettivo è analizzare gli asset riconducibili a Fedez e le eventuali modifiche degli assetti societari nel tempo.
La risposta di Fedez di essere nullatenente e la promessa di trasparenza
Fedez ha risposto prontamente alle accuse, dichiarando a La Repubblica che le sue affermazioni erano veritiere e contestualizzate nel contesto del processo. Ha sottolineato di non avere nulla da nascondere e ha offerto la piena disponibilità delle sue società per eventuali controlli da parte delle autorità competenti.
Lo scontro tra Fedez e il Codacons si protrae da almeno sei anni, con l’artista che sarà nuovamente interrogato dai pm romani il 6 maggio in un procedimento in cui è accusato di calunnia nei confronti dell’associazione. Le controversie tra le due parti ruotano attorno a spot pubblicitari e raccolte fondi, con il prossimo interrogatorio che si preannuncia come un capitolo aggiuntivo di questa lunga disputa. La vicenda continua a tenere alta l’attenzione del pubblico e degli appassionati di cronaca rosa.