L’Agenzia delle Entrate ha detto stop alla rottamazione delle cartelle esattoriali per questi contribuenti, attenzione se sei tra loro!
Attenzione a non finire nel giro di vite dell’Agenzia delle Entrate, rischi di perdere l’occasione di rateizzare e rottamare le tue cartelle esattoriali. Ecco come evitare di perdere tutti i vantaggi.
Mettersi in regola con l’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha dato in passato, e anche recentemente, la possibilità ai contribuenti debitori di regolarizzare la propria situazione debitoria tramite rateizzazione o sanatorie. In particolare però, l’Agenzia delle Entrate concede, saltuariamente, la rottamazione delle cartelle esattoriali, con cui i contribuenti riescono a saldare i propri debiti grazie a sconti sulle sanzioni e gli interessi e a dilazioni di pagamento delle pendenze.
Nonostante le numerose possibilità date ai debitori però, alcuni decidono comunque di non saldare i propri debiti, e proprio a questi contribuenti l’Agenzia delle Entrate impedisce l’accesso sia alle rate che alle rottamazioni. Infatti, per non perdere i vantaggi ricevuti dall’Agenzia delle entrate, la miglior soluzione è onorare le rate con cui ci si è impegnati. Inoltre, se queste non vengono saldate, si rischia di incorrere in fermi amministrativi, pignoramenti e confische.
Stop alla rottamazione delle cartelle
All’origine della rateizzazione e dei condoni ci sono due obiettivi paralleli: da un lato andare incontro ai debitori che vogliono regolarizzare la propria situazione fiscale, e dall’altro consentire allo Stato di riuscire a recuperare quanto più possibile da queste operazioni. Infatti, se una situazione debitoria si prolunga nel tempo, lo Stato rischia di non rientrare mai dei soldi dovuti dai debitori, per cui è preferibile incassare di meno, ma incassare, piuttosto che sperare in un saldo totale di somme più alte. In questo caso si parla di Fisco amico, e nello specifico si fa riferimento alla rottamazione quater, per cui si sta pensando ad una nuova salvaguardia con scadenza a fine marzo 2024.
Molti contribuenti infatti, nonostante l’adesione alla rottamazione, sono rimasti indietro con i pagamenti delle rate di ottobre e novembre 2023, per cui lo Stato ha prorogato la scadenza prima a dicembre 2023 e prossimamente, al 31 marzo 2023. Se però si persevera nel non pagare, si rischia di finire nella decadenza dei piani di dilazione, come è capitato a quei contribuenti che non hanno sfruttato in passato le dilazioni o le rottamazioni concesse dall’Agenzia delle Entrate.
Per loro, non sono più possibili le rate, e si interrompe totalmente l’aiuto da parte dello Stato se non sono stati regolari nei pagamenti della rottamazione quater. L’unica soluzione che ha il debitore per sanare la sua situazione, in questo caso, è pagare interamente la cifra dovuta in un’unica soluzione.