Se speravi che l’eliminazione delle cartelle esattoriali fosse una manna dal cielo, aspetta a gioire: la novità è decisamente peggio!
Si trova nella delega fiscale la novità che sta facendo tremare i debitori: si parla di prelievi diretti sul conto corrente. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La Riforma del Fisco
La nuova riforma del Fisco sta facendo parlare non poco di sé, soprattutto perchè prevede la fine delle temutissime cartelle esattoriali, e la revisione del sistema di riscossione di multe e tasse. La riforma non è stata ancora ultimata, ma la delega fiscale ha avuto il lasciapassare della Camera, rimanendo in attesa di quello del Senato.
Uno degli aspetti più importanti della riforma fiscale che è ormai agli sgoccioli per entrare in vigore, è sicuramente la modifica degli scaglioni IRPEF, che da 4 diventeranno 3.
Se alla notizia dell’eliminazione delle cartelle esattoriali molti contribuenti avevano esultato, è solo perchè non sapevano con cosa sarebbero state sostituite: il prelievo diretto dal conto corrente. Questa al momento rimane solo un’ipotesi, ma decisamente spaventosa per tutti i debitori, che potrebbero veder prelevati i soldi dovuti allo Stato direttamente dal loro conto corrente personale.
Il prelievo dal conto corrente
L’aspetto più discusso della riforma rimane proprio il nuovo meccanismo di riscossione dei debiti, che siano questi multe, tasse o imposte. Se fino ad ora ad occuparsene era l’Agenzia delle Entrate tramite le cartelle esattoriali, con la nuova riforma sembra non sarà più lo stesso. La “vecchia” cartella esattoriale è il titolo esecutivo di pagamento dei debiti, con eventuali interessi e sanzioni, che nei casi più estremi può sfociare in pignoramenti, confische e fermi amministrativi.
Se il meccanismo delle cartelle esattoriali viene meno, bisogna necessariamente crearne uno nuovo, ed è proprio quello che viene proposto nella nuova riforma, nello specifico nel testo della delega fiscale. Qui un articolo prevede che non sia più un ente (quindi l’Agenzia delle Entrate) ad occuparsi dei crediti statali, ma l’iter sarà snellito e velocizzato andando a riscuotere le somme dovute dai contribuenti direttamente dai loro conti correnti.
Uno scenario apocalittico
Si tratterebbe quindi di un vero e proprio pignoramento finanziario: una soluzione drastica e severa, che però potrebbe risolvere il problema dei mancati pagamenti da parte dei debitori. Si tratta però di un metodo etico e che rispetta la privacy dei singoli? Al momento ancora nulla è deciso, e si è ancora in fase di valutazione, quindi non è ancora il caso di gridare “al lupo”.
Quello che è certo, è che se questo metodo di riscossione dei debiti entrasse davvero in vigore, sarebbe un problema non indifferente per tantissimi contribuenti che continuano a rimandare, per un motivo o per un alto, il saldo delle somme dovute allo Stato!