Stretta sugli autovelox, entrano in vigore le nuove regole: ecco cosa devi sapere per essere al corrente delle disposizioni che regolamentano l’utilizzo di tali dispositivi e le relative implicazioni sulle normative di traffico.
Il decreto concernente le nuove normative sull’impiego degli autovelox ha preso forma, seguendo la riforma del Codice della Strada del 2010, nota come legge 120 del 29 luglio 2010. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è ancora pendente dopo il via libera della Conferenza unificata, organo di coordinamento tra Governo, Regioni e Comuni.
Stretta sugli autovelox
Il provvedimento, redatto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il Ministero dell’Interno, consiste di sei articoli e due allegati, uno concernente la collocazione delle postazioni di controllo e l’altro riguardante le modalità d’utilizzo dei dispositivi. Non vi è menzione sull’omologazione o l’approvazione delle attrezzature, argomento oggetto di dibattito da tempo senza un orientamento definito nella giurisprudenza. I Comuni da parte loro insistono da tempo sulla soluzione di questa questione.
Riguardo alla collocazione degli autovelox, conformemente alle nuove direttive, sui tratti stradali diversi dalle autostrade, la posizione dei dispositivi per il rilevamento della velocità deve rispettare i criteri stabiliti durante la Conferenza provinciale permanente. I Comuni non godono più di autonomia decisionale in materia, ma devono agire in collaborazione con gli altri enti territoriali. L’obiettivo è evitare sovrapposizioni e duplicazioni, assicurando al contempo il rispetto dei limiti di velocità senza effettuare controlli multipli sullo stesso tratto stradale o nello stesso intervallo temporale.
I costi
Per quanto riguarda i costi, le nuove disposizioni stabiliscono che le spese di accertamento devono essere dettagliate e documentabili in modo analitico, includendo solo le spese relative all’identificazione del trasgressore tramite banche dati pubbliche. Le apparecchiature possono essere ottenute mediante diversi accordi come leasing, noleggio a canone fisso o comodato d’uso. Il compenso per i fornitori è correlato al costo delle attrezzature o al tempo di utilizzo, non alla quantità di sanzioni emesse.
Per quanto riguarda gli autovelox mobili sulle strade urbane, sono ammessi solo se il limite di velocità non è inferiore a determinati valori. La distanza tra dispositivi diversi e il segnale del limite di velocità è regolamentata per garantire efficacia e sicurezza.
Per quanto riguarda gli autovelox fissi sulle strade urbane ed extraurbane, vi sono specifiche sul limite di velocità e sulla distanza minima tra dispositivi e segnali. Gli autovelox devono essere costantemente gestiti dalle forze di polizia, mentre altri soggetti privati possono essere coinvolti solo in attività di supporto.