Sushi all you can eat analizzato al microscopio: uno spettacolo raccapricciante

Passione sushi a rischio: ecco cosa c’è veramente all’interno di riso, avocado e salmone di un sushi all you can eat. Lo mangerai ancora?

sushi microscopio
Sushi al microscopio – Adriatico24ore.it

Sushi lovers

La passione per il cibo giapponese è un trend che da anni ha invaso l’Italia, dove milioni di persone hanno dichiarato di consumare una cena a base di sushi almeno una volta al mese. Quello che è da sempre oggetto di dubbi e dibattiti, è la qualità dei prodotti consumati, quando vengono venduti a prezzi stracciati e all inclusive.

Quello che forse in pochi sanno però, è che parte del sushi che piace tanto a noi italiani, in Giappone non è considerato un cibo tradizionale. Per esempio, in Italia non è facile trovare piatti crudi a base di anguilla, che è invece un alimento molto utilizzato in terra nipponica.

Le città italiane pullulano di ristoranti giapponesi che servono sushi in diverse formule e, quella che va per la maggiore, è senza ombra di dubbio quella all you can eat, che prevede la consumazione illimitata di cibo a fronte di una spesa fissa a persona, bevande escluse. Sono proprio questi, a differenza dei ristoranti che vengono cibo à la carte, a sollevare polemiche da sempre: si può mangiare pesce crudo di qualità con meno di €30 a testa?

sushi roll
sushi roll

Il trucchetto degli all you can eat

Da tempo moltissime persone sono convinte della scarsa qualità del pesce dei ristoranti all you can eat, ma di contro ci sono i bassissimi casi di malesseri dopo aver mangiato in questi ristoranti. E quindi la domanda sorge spontanea: cosa c’è dentro al sushi degli all you can eat?

La verità, come spesso accade, si trova nel mezzo. Quello che succede realmente è che i ristoranti che scelgono di servire menù all you can eat, mettono in atto alcuni trucchetti, come aumentare la quantità di riso a sfavore del pesce, utilizzare tagli meno pregiati (ma non scadenti) di pesce e abbondare un pò di sale.

Ma i dubbi, nonostante le risposte più logiche, restano.

Il test del microscopio

Ecco allora che uno scienziato francese ha deciso di analizzare il sushi al microscopio (nello specifico ha osservato un uramaki con riso, avocado e salmone) e ha condiviso il suo esperimento su TikTok, scatenando i social.

sushi
sushi

Quello che si vede è uno stato iniziale di decomposizione e dei batteri che si muovono, il che fa subito gridare allo scandalo, ma se ci si ferma un attimo a pensare, non è tutto così scontato e negativo. Quel pezzo di sushi infatti potrebbe essere stato ordinato e poi portato in laboratorio, oppure consegnato a domicilio, di conseguenza sarebbe passato del tempo dalla sua preparazione al momento dell’analisi (questo spiegherebbe la decomposizione iniziata).

Ancora, i batteri che si vedono non sono necessariamente nocivi e si sa, vedere le cose al microscopio genera sempre un senso di “disgusto”. 

Quello che fa scalpore però, è la maggioranza netta del giudizio popolare: gli utenti che hanno commentato il video mangerebbero ancora sushi anche dopo aver visto la sua composizione al microscopio!

https://vm.tiktok.com/ZGJt1yKQb/

 

Gestione cookie