Tassi di interesse in calo nel 2024. A comunicarlo è la Bce: ecco come questo impatterà sui mutui a tasso variabile.
Il 2024 potrebbe finalmente portare un calo nei tassi di interesse, stando a quanto affermato dalla Bce. Ma cosa vuol dire questo per i mutui? Vediamo insieme come il mercato si muoverà nell’anno appena iniziato secondo la Banca Centrale Europea.
Tassi di interesse in calo
“Il peggio è passato sui tassi di interesse […] siamo al livello più alto”. Queste le parole della Bce che fanno presagire un calo dei tassi di interesse nell’arco del 2024. Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea ha infatti asserito in un’intervista a France 2 TV che i tassi “non dovrebbero continuare ad aumentare”, ma che per vedere un effetti ribasso potrebbero volerci mesi.
Questa notizia è sicuramente positiva per chiunque, vista la rapidità con cui i tassi di interesse si sono alzati negli ultimi 18 mesi, anche se non si fa menzione di tagliarli: ad oggi il tasso di rifinanziamento principale si attesta al 4,5%, quello di rifinanziamento marginale al 4,75% e quello sui depositi presso la Banca Centrale al 4%.
La scelta di non abbassare immediatamente i tassi di interesse è da ricercare nell’inflazione: Lagarde infatti dice che “se vinciamo la battaglia contro l’inflazione, vale a dire se abbiamo la certezza che l’inflazione sarà effettivamente al 2%, allora i tassi cominceranno a scendere”. Ancora non può esserci una data certa quindi, visto che attualmente l’inflazione oscilla tra il 2,5% e il 3%. Stando alle previsioni, solamente nel 2025 potrebbe tornare al 2%, di conseguenza un abbassamento dei tassi di interesse verso aprile-maggio è auspicabile solamente se i primi dati del 2024 confermeranno questa previsione.
Cosa cambia per i mutui
La variazione dei tassi di interesse colpisce sia chi ha un mutuo a tasso variabile, sia chi accende un nuovo mutuo, a prescindere se sceglie un’opzione fissa, variabile o con tetto massimo. Gli unici a non essere toccati dalla variabilità dei tassi sono quelli che hanno stipulato un mutuo a tasso fisso, poichè lo stesso è stato concordato al momento dell’accensione, e non può subire modifiche.
Chi invece paga la propria rata in base alle oscillazioni dei tassi di interesse, dopo le parole di Lagarde potrebbe essere portato a pensare che una diminuzione dei tassi equivalga ad una diminuzione immediata della propria rata, oppure che i nuovi mutui avranno da subito un tasso di interesse più contenuto. Purtroppo, non è così semplice, in quanto dal momento in cui la Bce modifica in qualsiasi modo i tassi di interesse, le singole banche impiegano anche mesi ad adattarsi. Questo vuol dire che anche se la Bce abbasserà i tassi di interesse, il calo delle rate non sarà immediato.
Inoltre le singole banche, oltre ai tassi di interesse della Bce, prendono in considerazione anche altri fattori prettamente commerciali prima di alzare o abbassare i propri tassi di interesse sui mutui. Cosa cambia quindi per gli intestatari di mutui a tasso variabile e per chi un mutuo deve ancora accenderlo, dopo le dichiarazioni di Christine Lagarde? La certezza è che la Bce ha intenzione di non alzare ulteriormente i tassi di interesse, mentre il rovescio della medaglia è che non ci saranno nemmeno riduzioni imminenti, quindi in sostanza cambierà poco, almeno nell’immediato.