Il terremoto in Giappone è stato violentissimo, e la terra si è sollevata di oltre 4 metri. Ecco la situazione dopo la scossa.
La terra continua a tremare in Giappone, dove un sisma di magnitudo 7,5 ha colpito la popolazione e ha fatto sollevare il suolo di 4 metri, provocando uno spostamento laterale di oltre un metro. Ecco cosa sta succedendo.
Terremoto in Giappone
Il Giappone è uno dei paesi dove i terremoti sono più frequenti, e sebbene si tratti di un paese in cui gli eventi sismici vengono costantemente monitorati con le tecnologie più avanzate, quando la terra trema non è mai una cosa tranquilla. L’ultima scossa di magnitudo 7,5 registrata pochi giorni fa ha causato diverse decine di morti, e in alcuni punti ha provocato anche l’innalzamento del terreno di oltre 4 metri, che ha spostato la terra di più di un metro lateralmente. Si tratta di un terremoto violentissimo, le cui scosse di assestamento sono ancora in corso (l’ultima è stata registrata poche ore fa con una magnitudo di 4,9).
Grazie alla rete di stazioni GPS sparse per tutta la nazione e alle immagini satellitari scattate prima e dopo il sisma è stato possibile verificare in tempo più o meno reale la deformazione del paesaggio e lo spostamento dello stesso. Nello specifico, la navicella spaziale ALOS-2 ha riportato che la distanza tra sé e il suolo si era ridotta a causa del sollevamento della superficie terrestre di circa 4 metri, provocata dalla forza del terremoto.
La zona dove il terremoto è stato più intenso in assoluto è il versante occidentale della penisola di Noto. In quest’area si è registrata una magnitudo di 7,6, che oltre a rappresentare la più alta delle scosse registrate negli ultimi giorni, è anche la più alta registrata in tutta la penisola nella storia, almeno da quando sono iniziate le registrazioni nel 1885. Secondo i dati della Geospatial Information Authority of Japan, il movimento più grande è avvenuto nella città di Wajima, a Noto, dove la terra si è spostata di 1,3 metri a ovest. Ad Anamizu lo spostamento è stato di circa 1 metro, e nella città di Suzu di circa 80 centimetri.
Un paese preparato
Sebbene questo terremoto sia stato di un’intensità spaventosa, ancora più spaventoso è il confronto che si fa in termini di vittime, con il terremoto di magnitudo 7,8 che lo scorso anno ha colpito la Turchia e la Siria. Nel caso del Giappone le vittime sono relativamente poche rispetto all’energia rilasciata, attestandosi attorno alla sessantina (fortunatamente), mentre in Turchia e Siria le vittime sono state più di 50.000.
A fare la differenza è stata la preparazione al sisma. Come già detto, il Giappone non è nuovo agli eventi sismici, poichè trovandosi alla confluenza di quattro placche tettoniche, è una delle aree sismicamente più attive della Terra. Basti pensare che circa il 20% dei terremoti che colpiscono quest’area sono di magnitudo superiore a 6.0 e avviene un evento sismico più o meno ogni 5 minuti. Il Giappone, conscio di questo, ha rafforzato i propri edifici e le persone sanno esattamente come comportarsi in caso di terremoto.
Il Governo ha inserito norme severe nella costruzione delle infrastrutture e degli immobili, e le esercitazioni di emergenza vengono praticate regolarmente. Inoltre il paese possiede uno dei sistemi di allerta precoce più sviluppati del mondo, che permettono di anticipare di circa 10/20 secondi le scosse più violente. Il loro sistema avanzato di allarme manda notifiche dirette sia alle stazioni radiofoniche che alle emittenti TV, ma soprattutto ai cellulari dei cittadini.